Roberto Nuti Spa e SABO: l’italianità vince

L’acquisizione di SABO da parte di TVS Mobility produce eccellenti risultati e accelera l’espansione globale, mantenendo salde le radici bolognesi

Da giugno 2024, Roberto Nuti Spa e il suo storico brand SABO, specializzato nella produzione di ammortizzatori e molle ad aria per veicoli industriali, sono entrati a fare parte del Gruppo TVS Mobility, un colosso che opera nel settore a livello globale, leader in India nella produzione di molle ad aria anche per il settore ferroviario. Per il Gruppo bolognese, con sede e polo distributivo a Castel Guelfo (BO) e tre siti produttivi rispettivamente a Vicchio (Firenze) e Bhiwadi (India) per gli ammortizzatori, e a Bursa (Turchia) per le molle ad aria, si sono così aperte eccezionali opportunità di espansione senza però perdere di vista il grande valore aggiunto rappresentato dall’italianità, che ha sempre caratterizzato l’azienda sin dalla fondazione nel 1962 per iniziativa del signor Roberto e poi mantenuta dai figli Massimo ed Elisabetta.

Un cambiamento nella continuità

La continuità operativa non è stata intaccata così come la ragione sociale ma, quel che più conta, ora gli orizzonti di mercato si sono ampliati potendo contare sul supporto economico-finanziario, tecnologico e sulle strutture internazionali della grande realtà industriale globale che, da tempo e attraverso le sue consociate opera in Europa con diverse filiali in Italia, Inghilterra, Spagna e Germania, vantando un fatturato complessivo di circa 3,5 miliardi di dollari.

Una parte rilevante della produzione deriva anche dai pneumatici, settore da cui proviene l’attuale CEO di Roberto Nuti Group, Renato Zilli: “Professionalmente ho una storia molto lunga riconducibile soprattutto a Pirelli, da ruoli commerciali a general management, il che mi ha permesso di conoscere TVS Mobility sin dal 2020, anno in cui abbiamo avviato un progetto di presenza sui principali mercati.

Dall’acquisizione di Roberto Nuti Spa il fatturato è rimasto sui 34 milioni di euro, con diversa incidenza delle varie consociate per scelte strategiche volte a contenere costi logistici ridondanti. Altro punto fondamentale nel processo di integrazione di SABO all’interno di TVS Mobility è la spinta che grazie al nostro knowhow stiamo dando al completamento dell’offerta nel mercato domestico indiano che adesso, oltre alle molle ad aria già presenti, può completare l’offerta con gli ammortizzatori a marchio SABO.

Nuove sinergie

In particolare, le sinergie sviluppate ci hanno consentito di presentarci come interlocutori affidabili sia per il primo equipaggiamento che per gli impieghi nel settore railways, ambito quest’ultimo dalla crescita tumultuosa”. Zilli prosegue sottolineando come “non smettiamo di essere al passo con i tempi, e continuiamo a sviluppare prodotti ad hoc per il mondo dell’elettrico, soprattutto autobus ma anche autocarri. La gamma, per quanto ancora contenuta, è una delle più ampie disponibili.

Riguardo alle allocazioni produttive abbiamo riportato a Vicchio alcune produzioni prima terziarizzate e questo ci consentirà di ridurre i tempi di fornitura e garantirà una qualità stabile e di alto livello. Chiaramente siamo consapevoli che per alcune tipologie di prodotto bisogna essere molto competitivi e non ci sottraiamo a questa partita, potendo contare sullo stabilimento indiano di SABO presso il quale sono in corso lavori di ampliamento della gamma e delle quantità prodotte”.

Novità in fase di introduzione

“Stiamo introducendo sul mercato, prima italiano e poi anche per i clienti esteri – sottolinea Zilli – un terzo elemento delle sospensioni che ci mancava, le balestre, grazie all’accesso a fonti produttive o fornitori dell’orbita TVS Mobility, con potenzialità di fatturato superiori a molle e ammortizzatori. Poi abbiamo già cominciato la vendita di pastiglie, tamburi e dischi freno”. Ma i programmi di sviluppo non si fermano qui:

“Vogliamo anzitutto recuperare per il marchio SABO una quota di mercato in Italia pari a quella degli anni migliori, partendo dall’organizzazione commerciale che oggi può contare su 6 agenti coordinati da 2 sales manager con un background di solide esperienze in società del settore, rendendo al contempo più efficiente la logistica con uno ‘stock diffuso’ in regioni più lontane rispetto alla nostra sede (Puglia, Calabria e Sicilia) tramite magazzini periferici”. “Inoltre – dice ancora il CEO – da luglio abbiamo implementato l’e-commerce B2B che diventa così uno strumento di divulgazione ideale per le novità disponibili.

Prosegue intanto l’ampliamento della rete commerciale estera con nuovi agenti nei vari continenti che sta consentendo l’acquisizione di ulteriore clientela: il target è esplorare il mercato sudamericano, dove un piede ce l’abbiamo già, e quello nordamericano. Un grande contributo viene dalla costante presenza nelle fiere internazionali: Istanbul, Francoforte, Dubai e persino Nigeria, per non trascurare i veicoli più datati”.

Visione chiara del mercato

Secondo Zilli, il processo di acquisizioni e aggregazioni in atto presenta rischi: “La qualità del Made in Italy rimane un riferimento in Europa ma bisogna fare attenzione a mantenere competitività contro la concorrenza estera a basso costo, evitando ad esempio eccessi di servizio nella distribuzione: non tutti gli ordini sono tanto urgenti da richiedere consegne in 2 ore.

La ricetta vincente è la manutenzione programmata delle flotte organizzate. E contano parimenti la capacità di fornire informazioni tecniche e le relazioni interpersonali. Stiamo quindi puntando sul marketing e da fine anno, ad esempio, i prodotti ‘Made in Vicchio’ avranno un packaging ben distinguibile”. Se le difficoltà non mancano, conclude Zilli, il supporto della capogruppo si è rivelato fondamentale: “Riusciremo così a mantenere il nostro Dna bolognese.

TVS Mobility tiene molto al brand SABO e alla sua italianità, tanto che il nuovo logo avrà sottolineature della nostra bandiera. E i costanti investimenti nel Belpaese, a partire dal quartier generale stabilito da 6 anni a Milano, ci danno ulteriore fiducia”.

Renato Zilli, CEO di Roberto Nuti Group
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a cura di Redazione