Il mondo del trasporto sta cambiando a vista d’occhio con un’attenzione sempre più crescente verso la sostenibilità in cui “verde” fa rima anche con “guadagno”

Il mondo del trasporto sta cambiando a vista d’occhio con un’attenzione sempre più crescente verso la sostenibilità in cui “verde” fa rima anche con “guadagno”. Un nuovo approccio che tocca il riciclo, il recupero componenti e la riduzione delle emissioni in tutto il ciclo di vita del veicolo, specialmente per i truck.
Truck a fine vita
Quando un camion arriva a fine vita, non è affatto la fine della sua utilità! L’obiettivo è recuperare il più possibile, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale: ogni componente, ogni materiale, ha un valore. Il recupero e riciclo di parti e materiali dai veicoli a fine vita (ELV – End-of-Life Vehicles) è un processo complesso e non è una semplice rottamazione, bensì una vera e propria ingegneria del riuso che segue un percorso a fasi.
Smontaggio Selettivo
I veicoli vengono disassemblati con cura, separando i materiali pericolosi (come fluidi e batterie) e recuperando i componenti riutilizzabili. Motori, trasmissioni, assali, e persino parti della carrozzeria in buono stato possono essere ricondizionati e rimessi sul mercato.
Recupero Materiali
Metalli (acciaio, alluminio), plastiche, vetro e gomma vengono separati, macinati e preparati per il riciclo. L’acciaio di un telaio può diventare parte di un nuovo edificio, l’alluminio di una cabina può rinascere come lattina, e così via.
Processi Innovativi
L’industria sta sviluppando tecniche sempre più avanzate per recuperare anche materiali difficili, come le terre rare presenti nell’elettronica o i componenti specifici delle batterie dei veicoli elettrici, la cui domanda è in costante crescita.
Nuove opportunità di business
Ciò si traduce in nuove opportunità di business nel ricondizionamento e nella vendita di ricambi rigenerati, o nella collaborazione con centri di smontaggio specializzati, potenziando una filiera di ricambi più sostenibile ed economicamente vantaggiosa.
La posizione dei Costruttori
I principali costruttori di veicoli pesanti sono in prima linea in questa trasformazione.
Volvo Group da sempre è impegnato nell’economia circolare, con programmi estesi di ricondizionamento per un’ampia gamma di componenti (motori, cambi, turbocompressori, ecc.), con l’obiettivo di ridurre l’uso di materie prime vergini e le emissioni di CO2.
Daimler Truck (Mercedes-Benz Trucks, Fuso) investe nella durata dei veicoli e nello sviluppo di ricambi rigenerati di qualità, concentrandosi anche sull’ottimizzazione dei processi produttivi per ridurre gli sprechi e sull’implementazione di fonti di energia rinnovabile nelle loro fabbriche e centri di assistenza.
Oltre a RIO per la telematica, MAN è un pioniere nel ricondizionamento di parti tramite la sua linea “MAN Genuine Parts ecoline”, promuovendo attivamente il recupero e il riutilizzo.
La sostenibilità in officina
La sostenibilità non si ferma alla strada, ma entra anche in officina: le attività di post-vendita, dalla manutenzione alla riparazione, hanno un impatto ambientale che può e deve essere ridotto, implementando delle azioni concrete come utilizzare un’illuminazione LED, isolamento termico degli edifici, e sistemi di riscaldamento/raffreddamento più efficienti per ridurre il consumo energetico.
La corretta separazione di oli usati, pneumatici, batterie esauste, filtri e altri materiali di scarto è cruciale. Molti di questi possono essere riciclati o smaltiti in modo sicuro e responsabile, mentre sistemi di lavaggio veicoli che riciclano l’acqua e pratiche che riducono gli sprechi idrici sono sempre più diffusi.
Economia circolare nei truck
Motori, cambi, freni e altre parti importanti vengono completamente smontate, pulite, ispezionate e ricostruite con nuovi componenti dove necessario. Il risultato è un pezzo “come nuovo”, con garanzia, ma con un’impronta ecologica e un costo decisamente inferiori rispetto al nuovo.
a cura di Francesco Oriolo
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