Il mondo del trasporto merci sta vivendo una fase di profondo cambiamento con un obiettivo chiaro: abbattere le emissioni e rispondere alle crescenti pressioni…

Il mondo del trasporto merci sta vivendo una fase di profondo cambiamento con un obiettivo chiaro: abbattere le emissioni e rispondere alle crescenti pressioni ambientali, economiche e normative.
Le regole ESG (Environmental, Social, Governance) hanno introdotto una nuova dimensione nella gestione delle flotte, imponendo standard di ecosostenibilità misurabili anche in ambito logistico.
Ma la transizione verso alimentazioni alternative nei camion e nei veicoli commerciali leggeri si scontra con sfide concrete: costi elevati, infrastrutture carenti e dubbi sull’effettiva sostenibilità ambientale, soprattutto per le soluzioni elettriche.
Sostenibilità nel trasporto: obiettivo o slogan?
Sulla carta, l’abbandono del diesel appare inevitabile. Le nuove alimentazioni promettono un trasporto a emissioni zero, ma non tutte le tecnologie offrono le stesse garanzie di affidabilità, autonomia e sostenibilità economica.
L’elettrico (BEV): emissioni zero, ma a quale prezzo?
I camion elettrici sono oggi presentano limiti i:
• Autonomie spesso inferiori ai 300 km effettivi.
• Tempi di ricarica difficilmente compatibili con i ritmi del trasporto merci.
• Costi d’acquisto e di manutenzione molto elevati.
• Dipendenza da materie prime critiche per le batterie (litio e cobalto) e rete di ricarica insufficiente, soprattutto per i veicoli pesanti.
Brand come Volvo, Mercedes-Benz e DAF stanno sviluppando gamme elettriche, ma l’elettrico resta adatto per la distribuzione urbana, non per il lungo raggio.
Idrogeno (FCEV): grande potenziale, infrastrutture assenti
I veicoli a idrogeno promettono tempi di rifornimento rapidi e autonomie elevate (fino a 1.000 km). Il problema? La tecnologia è ancora in fase sperimentale:
• Produzione dell’idrogeno verde scarsa e costosa.
• Infrastruttura quasi inesistente.
• Costi proibitivi per celle a combustibile e serbatoi.
• Criticità nella gestione e sicurezza del rifornimento.
Daimler Truck, Volvo, Scania e Iveco sono attive nello sviluppo, ma la reale adozione è attesa non prima del 2026–2027.
Le alimentazioni alternative più concrete e mature
Biocarburanti avanzati: sostenibili e pronti all’uso
I biocarburanti di seconda e terza generazione, prodotti da rifiuti e scarti organici, rappresentano una delle alternative più pragmatiche al diesel:
• Compatibili con i motori esistenti.
• Riducono le emissioni senza cambiare l’infrastruttura.
• Disponibili già oggi in molte aree.
Tuttavia, restano sfide di scalabilità, prezzo e sostenibilità nella filiera di produzione.
GNL e Bio-GNL: una transizione reale per il lungo raggio
Il Gas Naturale Liquefatto (GNL) e il suo derivato rinnovabile, il Bio-GNL, offrono:
• Emissioni inferiori rispetto al diesel.
• Riduzione di NOx e particolato.
• Rifornimento veloce e crescente rete di distributori.
IVECO è pioniera in questo settore, offrendo soluzioni adatte al trasporto a lungo raggio. Il biometano, se prodotto da rifiuti organici, consente persino emissioni carbon neutral.
E-Fuels: carburanti sintetici con orizzonte futuro
Gli e-fuels (carburanti sintetici) permettono di riutilizzare i motori esistenti e possono essere prodotti combinando idrogeno verde e CO₂ catturata:
• Potenziale neutralità carbonica.
• Compatibilità con le infrastrutture attuali.
• Ideali per flotte già operative.
Al momento, però, la produzione è ancora costosa e poco efficiente. Ma l’interesse industriale è in forte crescita.
Implicazioni operative e gestionali: nuove competenze e pianificazione
L’introduzione di nuovi carburanti richiede:
• Formazione tecnica avanzata per gestire elettrico, idrogeno, sistemi ad alta tensione e nuovi software di gestione.
• Pianificazione logistica attenta ai punti di ricarica o rifornimento.
• Una revisione totale del TCO (costo totale di possesso) che includa variabili prima inesistenti.
L’influenza delle regole ESG
Le regole ESG influenzano oggi le scelte dei gestori di flotta:
• Le aziende sono chiamate a documentare l’impatto ambientale delle proprie attività di trasporto.
• È richiesto un approccio trasparente e tracciabile nella scelta dei fornitori e delle tecnologie utilizzate.
• L’adozione di veicoli sostenibili non è più solo un’opzione, ma un criterio per l’accesso a finanziamenti, bandi pubblici e partnership.
Veicoli commerciali leggeri: tra obblighi normativi e scelte strategiche
Nei centri urbani, i veicoli commerciali leggeri elettrici trovano maggiore applicabilità, grazie a:
• ZTL a basse emissioni.
• Incentivi locali e accesso facilitato.
Tuttavia, la reale convenienza dipende da:
• Autonomia disponibile in rapporto ai percorsi giornalieri.
• Tempi di ricarica compatibili con le attività commerciali.
• Presenza di alternative più flessibili, come biocarburanti o GNL.
a cura di Francesco Oriolo
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