Multitrax abbraccia il mondo dell’arte e lo fa nel ruolo di sponsor tecnico di Cremona Contemporanea | Art Week 2025, la prestigiosa rassegna dedicata alle arti…

Multitrax abbraccia il mondo dell’arte e lo fa nel ruolo di sponsor tecnico di Cremona Contemporanea | Art Week 2025, la prestigiosa rassegna dedicata alle arti visive che coinvolge la città di Cremona da sabato 24 maggio a lunedì 2 giugno. Un semirimorchio Kraker, modello che l’azienda cremonese importa e commercializza in esclusiva per l’Italia, è il protagonista dell’installazione realizzata dal duo artistico Vedovamazzei ed esposta nel contesto dei Bastioni di Porta Nuova, un luogo tra storia e natura che per la prima volta fa la sua comparsa nel programma della manifestazione. Da “Masters in moving floor trailers”, il payoff del marchio olandese Kraker, a “Masterpiece”. Cioè dall’eccellenza costruttiva nei semirimorchi con piano mobile a opera d’arte, in una originale trasformazione dettata dalla creatività degli artisti Stella Scala e Simeone Crispino. Nell’installazione, intitolata “Go Wherever You Want, Bring Me Whatever You Wish”, all’interno del veicolo è stato ricreato un piccolo lago di circa 11 tonnellate d’acqua, attraversato da una barca a remi e popolato da ninfee e piante acquatiche, oltre che da un molo in legno. Il semirimorchio, strumento di lavoro e mezzo utilitaristico per eccellenza, diventa così materia artistica per la contemplazione e la riflessione del pubblico. Al punto che anche il logo “Multitrax”, presente sulle fiancate del veicolo, trasmuta in “Vedovamazzei” a rappresentare l’avvenuta trasformazione. |
Go Wherever You Want, Bring Me Whatever You Wish |
Proposta per la prima volta nel 2000 nel borgo di Hann Munden, in Germania, l’opera di Vedovamazzei torna a vivere vent’anni dopo a Cremona in una forma inedita. L’idea dell’installazione nasce agli artisti da una visione rivelatoria, quella di un autoarticolato per il trasporto alimentari parcheggiato vicino al Duomo di Hann Munden, proprio in corrispondenza delle marche di piena che indicano i livelli raggiunti dalle alluvioni. L’altezza del tir, in particolare, coincideva con la tacca segnata dall’alluvione del 1490, una circostanza che ha suggerito agli artisti l’idea di rappresentare l’acqua al livello toccato oltre mezzo secolo fa. La scena del laghetto con barca è una rilettura in chiave giocosa di un fatto storico. Un elemento, quest’ultimo, caratteristico dell’arte di Vedovamazzei, che mescola elementi elevati e bassi della cultura, sfidando le convenzioni e le strutture dominanti della società. Al tempo stesso, il contesto artificiale ma profondamente evocativo dei Bastioni di Porta Mosa invita il pubblico a immergersi in uno scenario sospeso tra realtà e finzione.
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a cura di Redazione
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