FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali esprime preoccupazione per l’ipotesi di introdurre una tassa di 2 euro sui pacchi di valore inferiore a 150 euro, attualmente…
FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali esprime preoccupazione per l’ipotesi di introdurre una tassa di 2 euro sui pacchi di valore inferiore a 150 euro, attualmente in discussione nell’ambito della Legge di Bilancio. Pur comprendendo l’intento di regolamentare un mercato in forte evoluzione, la Federazione ritiene che la misura, nella sua formulazione attuale, possa generare effetti indesiderati sull’intera filiera logistica italiana.
Il settore gestisce oggi tra 600 e 700 milioni di spedizioni e-commerce all’anno, di cui oltre l’80% con valore inferiore ai 150 euro. Una tassa applicata in modo uniforme su volumi così elevati rischia di aumentare i costi operativi delle imprese e di accentuare la pressione economica sulle aziende di autotrasporto, che già affrontano incrementi significativi legati all’aumento delle accise sul carburante, al costo del personale e ai nuovi obblighi normativi. In un contesto di marginalità estremamente ridotta, anche piccoli aumenti possono tradursi in ulteriori richieste di sconto lungo la filiera, con il rischio di compromettere l’equilibrio economico delle imprese e di alimentare comportamenti non corretti, come quelli evidenziati in recenti indagini territoriali.
La misura potrebbe inoltre produrre conseguenze non trascurabili sul piano sociale. Molti pacchi di valore contenuto non riguardano solo acquisti “frivoli”, ma beni di prima necessità ordinati da anziani, persone con disabilità o individui con mobilità ridotta, che utilizzano l’e-commerce per accedere a prodotti essenziali o pesanti da trasportare, come l’acqua o i generi alimentari. Una tassazione uniforme rischierebbe dunque di incidere proprio sulle fasce più fragili della popolazione.
FIAP riconosce l’esigenza di affrontare le criticità del mercato globale dell’e-commerce, anche alla luce dei processi in corso a livello europeo, ma ritiene fondamentale evitare interventi che possano penalizzare la logistica nazionale, settore strategico per la competitività del Paese e già impegnato in una profonda trasformazione digitale ed organizzativa.
Per queste ragioni, la Federazione auspica che il Governo e il Parlamento possano valutare una revisione della proposta, o soluzioni alternative più coerenti con il quadro europeo e meno impattanti sul sistema logistico italiano. L’obiettivo è contribuire a costruire misure efficaci, sostenibili e in grado di accompagnare un mercato in rapido cambiamento, tutelando al tempo stesso imprese, lavoratori e cittadini.
a cura di Redazione
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