Gli ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) sono tecnologie indispensabili per la sicurezza stradale e l’evoluzione verso la guida autonoma completa

La guida autonoma sta ridefinendo il settore del trasporto su gomma. Già da qualche tempo abbiamo iniziato a familiarizzare con il concetto degli ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), tecnologie indispensabili per la sicurezza stradale e l’evoluzione verso la guida autonoma completa.
Gli ADAS sono, infatti, sistemi intelligenti che assistono il conducente, aumentando la sicurezza e riducendo l’errore umano, causa della maggior parte degli incidenti. In Europa, l’obbligo di specifici ADAS su veicoli industriali di nuova immatricolazione (Regolamento UE 2019/2144) dal 7 luglio 2024 segna un passo decisivo. Questi sistemi, come la Frenata Automatica d’Emergenza (AEBS) o l’Assistenza al Mantenimento della Corsia (LKA), monitorano costantemente l’ambiente, prevengono collisioni e supportano il conducente in situazioni critiche. L’Italia, con la Delibera 971/2023 di Milano, ha già reso obbligatoria l’installazione di sistemi per rilevare pedoni e ciclisti in aree specifiche, spingendo i centri assistenza a offrire pacchetti “angolo cieco”.
Il mercato ADAS è in forte crescita, con previsioni di 202,7 miliardi di USD entro il 2033, a conferma del loro ruolo nel migliorare la sicurezza e l’esperienza di guida.
Guida autonoma: il futuro è già qui?
Attualmente, ci troviamo ai livelli 1 e 2 di automazione (secondo SAE International), dove gli ADAS supportano attivamente la guida, ma non sostituiscono il conducente. L’obiettivo è un trasporto più sicuro, efficiente e sostenibile. La piena commercializzazione della guida autonoma è ancora lontana, ma i progressi offrono un potenziale enorme per affrontare le attuali criticità del settore: costi operativi elevati, problemi di gestione e reperimento dei conducenti, infrastrutture e preoccupazioni per la sicurezza. La carenza di autisti è un problema globale, con oltre 100.000 posti vacanti negli Stati Uniti (che potrebbero diventare 160.000 entro il 2028) e più di 230.000 in Europa. Questo, unito alla crescente domanda di trasferimenti rapidi e alle nuove dinamiche di mercato, ha spinto l’industria dei trasporti a cercare soluzioni innovative. La convergenza dei megatrend CASE (Connessa, Autonoma, Condivisa ed Elettrica) sta reindirizzando gli investimenti verso tecnologie di guida “hands-off” ed “eyes-off”, promettendo un’esperienza di guida più sicura e comoda. L’IAA Transportation 2024 di Hannover ha confermato questa tendenza, focalizzandosi su decarbonizzazione, digitalizzazione e sicurezza come pilastri delle innovazioni nel settore dei veicoli industriali.
Benefici e sfide per tecnici e trasportatori
L’introduzione degli ADAS ha già portato ad una significativa riduzione degli incidenti. I tecnici dovranno familiarizzare con l’utilizzo di nuove diagnosi e manutenzioni complesse, necessarie per garantire il corretto funzionamento di sistemi che fondono sensori e processi decisionali in tempo reale. Per i trasportatori, maggiore sicurezza e comfort si affiancano alla necessità di abituarsi a nuovi supporti alla guida che, inizialmente, possono sembrare intrusivi. L’equilibrio tra assistenza e autonomia è la chiave per un’integrazione efficace e la formazione continua sulle nuove tecnologie diventa una componente fondamentale per stare al passo coi tempi.
Le difficoltà riscontrate da alcuni giganti del settore nei camion autonomi sottolineano le sfide significative. Le normative, ancora in evoluzione e spesso frammentate, rappresentano un ostacolo all’implementazione su larga scala. Servono quadri normativi chiari e uniformi a livello nazionale e globale per supportare gli investimenti necessari. Nonostante queste sfide, il trasporto autonomo è destinato a divenire una delle tendenze più trasformative dei prossimi decenni, impattando reti logistiche, modelli di business e forza lavoro.
Gli ADAS costituiscono il presente ed il futuro della mobilità su strada, un investimento irrinunciabile per la sicurezza e l’efficienza dei trasporti pesanti. Occorre essere pronti a cogliere le opportunità offerte da questa rivoluzione!
a cura di Francesco Oriolo
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