“Logistica sostenibile. Come ridurre i costi di trasporto rispettando i criteri ESG”, articolato webinar di Smeup e SML Service Consulting, ha esaminato le regole ESG come opportunità

Uno degli acronimi più usati dalle aziende italiane oggi è ESG (Environmental, Social, Governance), spesso visto con un certo timore perché destinato ad affiancare come bilancio di sostenibilità, in un tempo relativamente breve, il bilancio economico-finanziario. Ogni novità reca con sé interrogativi e inquietudini e la domanda è se le regole ESG rappresentino concretamente per un imprenditore solo un obbligo o anche un’opportunità.
SMEUP E SML SERVICE CONSULTING
A dare risposte a questo e ad altri interrogativi sull’argomento ha provveduto un interessante e articolato webinar dal titolo “Logistica sostenibile. Come ridurre i costi di trasporto rispettando i criteri ESG”, tenutosi recentemente da Smeup e SML Service Consulting, due significative realtà, una software house e una di consulenza aziendale rappresentate rispettivamente da Marco Galliani, Sales Specialist Transport & Logistic di Smeup, e Salvatore Vitiello, COO di SML Service Consulting.
In particolare, Smeup è una società che conta 23 sedi in Italia, 610 collaboratori e 2.600 clienti in Italia e nel mondo che spaziano dall’automotive alla logistica e trasporti e altre categorie merceologiche. “Ogni settore è differente, ogni azienda è unica e Smeup lo sa bene – ha detto Galliani – Per questo la nostra realtà offre soluzioni software per PMI e grandi industrie con l’obiettivo di usare la digitalizzazione per sviluppare il business e generare valore, insieme”.
Un tratto comune condiviso con SML Service Consulting: “Dal 2011 – ha spiegato Vitiello – la missione di SML Service Consulting è infatti quella di costituire il punto di riferimento unico per tutte le esigenze di strategia aziendale, promuovendo una cultura d’impresa innovativa basata sui più elevati standard qualitativi e sulla protezione costante degli asset aziendali”.
Proseguendo poi sull’approccio e il metodo, Salvatore Vitiello ha accennato a Program Management Way, “l’innovativa soluzione di consulenza strategica integrata firmata SML, pensata per affiancare imprenditori e dirigenti nella gestione delle sfide aziendali più complesse”.
Il COO di SML Service Consulting ha poi spiegato in cosa consiste la soluzione proposta: “Grazie a un team di professionisti altamente qualificati e con competenze trasversali, offriamo un supporto completo e mirato per garantire il successo di ogni progetto in aree cruciali per le aziende: amministrazione e finanza, gestione delle risorse umane, assistenza legale e compliance”.
ESG, ESSERE SOSTENIBILI CONVIENE
Passando poi a rispondere alla domanda iniziale, regole ESG obbligo od opportunità, Vitiello ha iniziato dalla definizione principale di sostenibilità, concetto che ha fatto la sua apparizione negli anni Cinquanta del secolo scorso quando le Nazioni Unite hanno iniziato a interrogarsi su quelli che erano gli effetti del nostro operato come esseri umani e da cui è derivata la definizione della sostenibilità come “la realizzazione dei nostri obiettivi senza compromettere gli obiettivi delle generazioni future”, che si è poi concretizzata nei 17 obiettivi per una società più equa e giusta dell’Agenda 2030, approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2015.
“Di questi – ha spiegato Salvatore Vitiello – tre sono obiettivi rilevanti per le imprese: innovazione e infrastrutture sostenibili, produzione e consumo responsabile e azione per il clima”. Da qui derivano le regole ESG che in italiano possiamo tradurre come Emissioni (Ambiente), Efficienza (Sociale) e Controllo (Governance).
Occorre però comprendere la reale importanza della certificazione ESG. Dice il manager: “La certificazione ESG serve, ma arriva dopo: prima occorre comprendere che è un’opportunità vera per fare crescere la propria impresa. Perché aiuta a lavorare meglio, ad avere tutto sotto controllo e a dare valore a chi ti sta intorno. È un modo concreto e strategico di fare impresa oggi”.
E ancora: “Anche se oggi non hai un obbligo normativo diretto in quanto PMI, sei comunque coinvolto. Le grandi aziende, obbligate a rendicontare i propri impatti ESG, devono assicurarsi che anche i loro fornitori e partner rispettino gli stessi standard. Questo significa che, se lavori nella loro filiera, prima o poi ti verrà chiesto di dimostrare la tua sostenibilità”.
Lo stesso vale per le banche: oggi non guardano solo il bilancio economico ma anche la rendicontazione non finanziaria, bilancio sociale o di sostenibilità, per valutare l’affidabilità di un’impresa.
Occorre quindi iniziare a mappare le attività ESG, identificare obiettivi concreti e costruire una rendicontazione semplice ma chiara, così anche senza obbligo ci si troverà pronti a rispondere a richieste sempre più frequenti da parte di clienti, banche e stakeholder.
Ma c’è qualcosa che un’azienda di logistica può fare subito per essere agevolata in questo iter? Certamente sì, è stata la risposta del webinar, attraverso uno strumento che aiuti nell’ottimizzazione dei percorsi, nella riduzione del carburante e nel monitoraggio dei dati.
Come la soluzione TMS (Transport Management System) proposta e illustrata da Smeup: “Lo strumento di gestione dei trasporti per tutti i tipi di azienda, un software basato sull’intelligenza artificiale per la pianificazione dei mezzi nel rispetto dei criteri di sostenibilità. Una soluzione flessibile e aperta all’integrazione con sistemi già presenti in azienda”.
Le regole ESG sono quindi “una leva strategica: chi parte adesso sarà competitivo domani”.

a cura di Francesco Oriolo
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